mercoledì 18 aprile 2012

PIOVE






La mia Primavera se n'è andata.


Un pò come tutte le cose per cui mi emoziono troppo


e troppo in fretta,


e che poi si dimostrano sempre inesorabilmente


dei fuochi di paglia.


Il cielo è grigio, l'aria è fredda, sembra novembre e piove.


Io non la sopporto la pioggia.


Da ragazzina mi piaceva: prendevo l'ombrello e via,


a passeggio per le strade, musica nelle orecchie,


pensieri in bilico sul cornicione della mia mente,


tutto ovattato dal ticchettio senza colore delle gocce nelle pozzanghere.


Adoravo la pioggia, quella pace, quel silenzio, le strade semideserte,


il chiasso sostituito dalla riflessione.


Il mio bisogno di solitudine esaudito dal cielo!


Poi quella ragazzina è cresciuta,


ha avuto i suoi problemi,


ha smesso di star bene quando rimaneva sola,


con quella se stessa che la faceva sentire sbagliata ed ingombrante,


e ha iniziato a sentirsi malinconica


e a cercare riparo in casa e con le persone.


La pioggia non faceva altro che rubare la luce al sole, il colore ai fiori,


i giochi in strada ai bambini, e costringere tutti sotto una tettoria


o tra quattro mura.


Solo ad un pazzo sarebbe potuta piacere!


Oggi, io e la pioggia siamo due estranee che non parlano la stessa lingua,


e si guardano, a tratti incuriosite, a tratti sospettose, al di qua e al di là


di un vetro bagnato o di una finestra chiusa,


e che si sono scordate quegli anni lontani di vicendevole adorazione.






Rivoglio la mia Primavera.






Tutto il resto procede lento


e sempre uguale


a tratti di una noia così mortale


che mi sorprendo certe mattine


di essere ancora viva.






Prego e piango


in modo spropositato, e


ne sono lucidamente consapevole.






Ma TANT' E'.






Si, ecco:
" tant'è "
è  in assoluto
l'espressione
più azzeccata.

venerdì 13 aprile 2012

Speranza ... e Fede

Oggi, dopo non so quanto tempo, ho PREGATO. 

In auto, mentre andavo al lavoro, avevo un peso sul cuore


e tra le lacrime ho sentito il bisogno di alzare gli occhi al Cielo


e chiedere scusa,


chiedere soccorso,


chiedere forza.


Ho pregato Chi mi conosce meglio di me stessa,


Chi legge nel mio animo da più di 31 anni,


Chi sa che persona sono, nonostante i molti errori


commessi in passato.



Lui sa quanto sia sincero, e vero, e totale


il mio desiderio di diventare Mamma.


Un semplice e puro desiderio di donna.


E Sa quanto vorrei essere una persona migliore


per poterlo meritare...



Sono io che non so quale sia


il Suo Progetto per me.



Anni fa ha sconvolto la mia esistenza,


(e non solo la mia!) allora serena,


in un modo all'inizio incomprensibile,


e causa di grandi sofferenze.


Ma col tempo ho poi compreso il Suo intento,


ed oggi posso dire con consapevolezza che non sarei mai stata


così Felice, completa, realizzata, forte del mio Matrimonio,


senza il Suo intervento.



Ma ora, ora che da 2 anni spero, piango, soffro,


e che tutto questo dolore mi ha allontanata da Lui


e dalla Fede che ho sempre avuto,


ora non riesco a comprendere,


non riesco a farmene una ragione,


non riesco a non aver paura...

Ho bisogno di riavvicinarmi a Lui,


perchè lontana da Lui


mi sento sempre così


smarrita, spaventata, disperata...



E di nulla sento più il bisogno


se non di Speranza e Fede...